giovedì 31 ottobre 2013

La sigaretta elettronica: "Porta d'uscita dal fumo convenzionale"
























La Lega Italiana Anti Fumo (LIAF) ha partecipato al primo appuntamento istituzionale sulla sigaretta elettronica che si è svolto il 29 ottobre presso la Sala del Cenacolo del Complesso della Camera dei Deputati di Vicolo Valdina, a Roma. 
Un momento di confronto e dibattito organizzato da Anafe-Confindustria in collaborazione con Fiesel-Confesercenti (le due principali associazioni di categoria che riuniscono i produttori e gli esercenti di sigarette e liquidi per sigarette elettroniche) che ha visto la partecipazione di Governo, Parlamento, Istituzioni e Associazioni di categoria durante il quale si è discusso della regolamentazione e della tassazione della sigaretta elettronica in seguito alla normativa
introdotta a giugno di quest’anno.
Tra i relatori Massimiliano Mancini, presidente di Anafe-Confindustria, e Massimiliano Federici, per Fiesel Confesercenti. Presenti, per il Ministero della Salute, il Direttore Generale della Prevenzione, Carlo Ruocco e per l’Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell'Istituto Superiore di Sanità, Roberta Pacifici.
Un lungo applauso ha accompagnato e seguito l'atteso intervento del direttore scientifico di LIAF, il Prof. Riccardo Polosa: “Nel 2012 si è registrata una riduzione dei consumi del tabacco mai vista in tutta la storia della lotta al tabagismo in Italia. Questa riduzione è da imputare alla ampia diffusione della sigaretta elettronica in Italia”.
Polosa si è poi rivolto a quanti demonizzano la diffusione di questo sostituto delle “bionde” ricordando che: “La sigaretta elettronica non è una porta d'entrata al fumo convenzionale, ma una porta d'uscita”.
Ed è solo verificando e assimilando le sempre più numerose evidenze scientifiche a favore di questi prodotti che il legislatore dovrebbe muovere il suo intento: “La normativa che si intende costruire deve ispirarsi rigorosamente a dati scientifici e non ad opinioni personali – ha continuato il Prof. Polosa – il divieto nei luoghi pubblici, se necessario, può anche essere accettato, ma non si può permettere di ostacolare il processo di evoluzione di un prodotto che se di qualità può risultare utile per la salute pubblica”.
Ricordiamo che con la Legge 99/2013 - contenente raccomandazioni sulla regolamentazione della sigaretta elettronica - oltre all’IVA, su questi prodotti graverà una pesantissima accisa del 58.5%. Un aumento che sta determinando una profonda crisi del settore, con un calo del 50% sui consumi e un impatto disastroso sul mercato, sulla filiera produttiva, e soprattutto sulla salute dei cittadini. E' quanto infatti hanno ricordato due rappresentanti del mondo della sigaretta elettronica, l'avv. Filippo Fioretti, di Simmons & Simmons, e Massimiliano Begotti, di LIFE, Lega Italiana Fumo Elettronico.
A tal proposito, all'incontro sono intervenuti diversi esponenti del Governo, che si sono concentrati sulla crisi del settore e sul modo migliore di trovare una soluzione soprattutto nell'intento di tutelare la salute e il diritto dei fumatori che vogliono smettere di farlo. Tra questi, il Presidente della Commissione Cultura della Camera Giancarlo Galan, l'on. Fabio Lavagno (SEL), l’On. Aris Prodani (Movimento 5 Stelle) e l’On. Ignazio Abrignani (Vicepresidente X Commissione Attività Produttive, PDL).
La politica fiscale italiana, infatti, si pone in netto contrasto con l’articolo 32 che recita «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività» in quanto - per via della accisa del 58.5% - il prodotto digitale risulterà così poco competitivo rispetto alle “bionde” da scoraggiare molti fumatori che pensavano di affrancarsi dal fumo di tabacco e di migliorare il loro stato di salute in questa maniera.
Ogni fumatore in più che viene scoraggiato a smettere di fumare tabacco costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta propensione alla malattia fumo-correlata.
In conclusione, i rappresentanti istituzionali e le associazioni intervenuti ieri si sono chiesti se la decisione del governo rispecchia davvero gli interessi della salute pubblica dato che, come dimostrano i risultati diffusi dalle numerose ricerche scientifiche, è stato dimostrato che la sigaretta elettronica è uno dei metodi al momento più popolari ed efficaci per smettere di fumare. L’intento a questo punto è quello di cercare di emendare in tempo la Legge 99/2013 con proposte coerenti e in linea con le evidenze della letteratura scientifica. 

  30/10/2013




mercoledì 30 ottobre 2013

La sigaretta elettronica è ok "Aiuta a smettere di fumare"

Il presidente della Società italiana di tabaccologia, Biagio Tinghino non crede alla pericolosità della e-cig e la promuove come un aiuto per smettere di fumare.






La sigaretta elettronica è un'evoluzione rispetto alla sigaretta tradizionale, non è così pericolosa come l'hanno dipinta recentemente e può, invece, essere una "stampella" nella terapia di disintossicazione dal fumo. Lo ha detto Biagio Tinghino, coordinatore del Sert di Monza e presidente della Società italiana di tabaccologia (Sitab), intervenendo al congresso di Federserd in corso a Roma. "Aspettiamo gli studi sulla reale efficacia della e-cig nello smettere di fumare - ha premesso Tinghini - ma diciamo no agli allarmismi sulla sua nocività". L'esperto ha criticato uno studio recente dell'Università di Napoli Federico II, dal quale emergerebbe la pericolosità delle e-cig, sulla base del contenuto in metalli pesanti nel vapore: "è improbabile paragonare il contenuto in metalli pesanti con quello dell'acqua, come fa questo studio. Se lo paragoniamo con quello di tanti alimenti, risulta inferiore o uguale". Ancora, spiega Tinghino, "le emissioni di particolato (polveri sottili), secondo uno studio che ho fatto con l'Università di Perugia e con La Sapienza di Roma, dimostra che il contenuto di Pm10 nelle e-cig è di 50-60 microgrammi per metro cubo, mentre nelle sigarette tradizionali varia da 300 a 900 microgrammi, cioè 10-15 volte di più. La soglia massima consentita nell'aria è di 50 microgrammi, quindi in linea con quello prodotto dalla e-cig". Quanto agli effetti avversi, "finora ne sono stati segnalati 400 ma nessuno di grande significato e soprattutto non comparabili con quelli del fumo". Dunque, "non si può dire che la sigaretta elettronica sia tossica quanto quella tradizionale, e in più può essere utile in un contesto di terapia della dipendenza dal fumo". I tassi di "cessazione" dal fumo, ha reso noto, sono del 3% di chi smette spontaneamente, del 10% con l'ausilio di cerotti o simili, del 30-40% per chi si cura nei centri antifumo. Non c'è la pillola magica,, smettere di fumare non è un evento ma un processo". In Italia, ha detto Tinghini, l'e-cig è stata provata da un milione e mezzo di persone ma solo 500 mila la usano abitualmente. Il fatturato nel 2012 è stato di 350 milioni di euro.

giovedì 24 ottobre 2013

“Le lobby del fumo comprano i giornalisti”

Veronesi sulle sigarette elettroniche: “Le lobby del fumo comprano i giornalisti”


Un nuovo studio conferma che le sigarette  elettroniche più "pesanti" liberano solo un terzo  della nicotina di una sigaretta tradizionale.

 Dall'anno prossimo entra in vigore l'imposta di consumo 

al 58,5%: "Il settore che ha creato 6.800

 posti di lavoro in un anno è in standby in attesa 

di capire quale sarà il suo futuro"


















Ho guadagnato 1800 €



E' trascorso un anno e  facendo due conti 

mi sono accorto di aver risparmiato 1800 euro ...

un bel gruzzoletto :



spendevo circa 200 € al mese 

200 x 12 = 2.400 €



spese del kit ( sigaretta elettronica ,

vaporizzatori , liquidi ecc. ecc . )  600 €

2.400- 600 = 1.800 €

Ma questo é il minimo il guadagno é stato soprattutto sulla salute

ho trascorso un inverno senza tosse e catarro , riesco a correre,
far le scale senza affanno ... insomma sto meglio!

Smettere con le sigarette tradizionali non é facile , ma se vuoi aver successo con la sigaretta elettronica devi tagliare completamente con il fumo tradizionale e importi che se proprio vuoi fumare devi svappare!

Per chi fuma parecchio cercate qualche liquido piacevole e partite con un 1,6%  di nicotina , non fate l' errore di usare quelli a zero nicotina , avreste delle crisi di astinenza e ricorrereste alla vecchia sigaretta.

Tenete sempre con voi un flaconcino di liquido, una batteria, un vaporizzatore un caricabatterie di scorta per casi di emergenza questo per non tornare al vecchi pacchetto.

Smettetela di puzzare , fumate in modo nuovo c'é tutto da guadagnare.

                                                        Un Ex fumatore Incallito!

mercoledì 23 ottobre 2013

L'ideale sarebbe respirare l'aria ma ho sbagliato , fumavo ora svapo!

Il boom delle sigarette elettroniche sembra che sia svaporato ..





Tassa sui liquidi e  sull' e-cigarette in ogni suo componente ...
Per chi non fuma é facile dire smettetela , ma per chi ha il vizio non é cosi' facile ...
 é fame chimica ! La nicotina chiama ....
che siano analogiche o elettroniche ... bisogna saziare questa fame.
Ma qualcuno é riuscito a saziarsi tradendo l'amata bionda con l'elettronica , una batteria una resistenza un liquido che si riscalda e come per magia spirali di fumo ....
Lo Stato osserva e si accorge che sempre piu' persone lasciano la bionda di monopolio , prospettandogli un futuro dove  potrebbe risparmiare parecchio sulle patologie polmonari croniche o degenerative e che cosa fa? Invece di incentivare lo strumento per abbandonare la cancerogena .... lo tassano , concretizzano immediatamente un guadagno ma come chi si abbassa per raccogliere il centesimo caduto sottraendo lo sguardo dal milione che si staglia all' orizzonte incorre nello stesso errore guadagna subito decine di milioni di euro ma dovrà spenderne molti di piu' per cure (ossigenoterapia , terapie oncologiche , interventi pneumologici...)





L'ideale sarebbe respirare l'aria ma non l'ho capito , ho sbagliato , fumavo ..ora svapo!




sabato 19 ottobre 2013

Avanti un altro!!!!!

Foto-shock sulle sigarette: via libera
all'unanimità dal Parlamento europeo



La direttiva sul tabacco prevede che immagini e avvertenze coprano il 65% del pacchetto, nella parte alta. Vietate le confezioni "slim" e quelle con meno di 20 sigarette. Salvo a metà l'aroma al mentolo, che sarà fuorilegge solo tra 8 anni   ....

immagini shock dal mondo .... prepariamoci:










che dire? ..... Smettere é la soluzione migliore .... ed io ci sto provando con la sigaretta elettronica ..... 
nessuno é immune non toccherà ad un altro... ... puo' toccare a tutti ....... 
e morto uno .....  Avanti un altro!!!!!


venerdì 18 ottobre 2013

METALLI PESANTI E LE SIGARETTE ELETTRONICHE


LA FASSI  TRANQUILLIZZA DOPO GLI ALLARMISMI PROVOCATI DALLE ANALISI PUBBLICATE DALLA STAMPA PER I METALLI PESANTI PRESENTI SUI LIQUIDI PER LE SIGARETTE ELETTRONICHE   ,,,,




Fumo, rischio morte ancora maggiore

Nuova ricerca innalza livello allarme



Università Nazionale Australiana: due terzi dei decessi di fumatori attivi sono attribuibili al consumo di sigarette, non il 50% come ritenuto finora
11/ott/2013  - Il rischio di morte prematura a causa del fumo è molto più grave di quanto ritenuto finora. E lo è sia per i fumatori "pesanti" sia per quelli "leggeri" (10 sigarette al giorno). Una ricerca dell'Università Nazionale Australiana, che ha seguito per 4 anni 200mila persone sopra i 45 anni, ha infatti concluso che due terzi dei decessi di fumatori attivi sono attribuibili al fumo, mentre la proporzione citata a livello internazionale è circa del 50%.
Fumo, rischio morte ancora maggiore
Nuova ricerca innalza livello allarme

"Abbiamo osservato che nell'arco di quattro anni i fumatori correnti avevano una probabilità tripla di morire rispetto a chi non aveva mai fumato, e che la loro aspettativa di vita entro quei quattro anni diminuiva di 10 ore", ha riferito la docente di epidemiologia e salute pubblica Emily Banks. I ricercatori hanno calcolato i decessi legati al fumo associando i dati del registro nascite e decessi ai nomi dei partecipanti, escludendo chi all'inizio dello studio già soffriva di cancro, malattie cardiache o ictus.
Brutte notizie anche per chi pensa di fumare poco. "Il rischio di morte associato al fumo di 10 sigarette al giorno è simile a quello di chi soffre di obesità morbosa, cioè con un indice di massa corporea di 35 o più", ha spiegato Banks. Prevedibilmente, lo studio conferma che fumare meno è meglio che fumare tanto, ma mostra anche che smettere migliora sostanzialmente lo stato di salute della persona: "Smettere a qualsiasi età riduce i rischi e più giovani si è quando si rinuncia al fumo, maggiore è il beneficio".